L’eccidio di Kindu: 61 anni fa la tragedia dei 13 aviatori italiani

13 aviatori italiani trucidati a Kindu, in Congo, l'11 novembre 1961 I militari erano partiti da Leopoldville con a bordo materiale militare, viveri e medicinali I miliziani congolesi scambiarono gli aviatori per mercenari belgi e li uccisero sul colpo I tredici aviatori vennero insigniti della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria Oggi, 11 novembre 2023, si è celebrata una messa a suffragio per uno dei tredici aviatori, Nicola Stigliani

L’11 novembre 1961, 61 anni fa oggi, 13 aviatori italiani del contingente dell’ONUC, missione di pace organizzata dalle Nazioni Unite per tentare di ristabilire l’ordine nel Congo durante la crisi del Congo, venivano trucidati a Kindu, nell’attuale Repubblica Democratica del Congo.

I tredici militari italiani formavano gli equipaggi dei due C-119, bimotori da trasporto della 46ª Aerobrigata. I velivoli erano partiti da Leopoldville, l’attuale Kinshasa, con a bordo materiale militare, viveri e medicinali destinati alle forze lealiste del governo di Cyrille Adoula.

Al loro arrivo a Kindu, i due C-119 vennero avvicinati da un gruppo di miliziani congolesi di Stanleyville, città che si opponeva al governo centrale. I miliziani, scambiando gli aviatori italiani per mercenari belgi al soldo del Katanga, la regione secessionista del Congo, aprirono il fuoco, uccidendo sul colpo tutti i 13 italiani.

La mensa dei Caschi Blu malesi a Kindu, teatro dell’aggressione e del successivo sequestro dei due equipaggi della 46a Aerobrigata - Foto Aeronautica Militare
La mensa dei Caschi Blu malesi a Kindu, teatro dell’aggressione e del successivo sequestro dei due equipaggi della 46a Aerobrigata – Foto Aeronautica Militare

L’eccidio di Kindu fu un evento tragico e sconvolgente, che colpì profondamente l’opinione pubblica italiana. I tredici aviatori italiani, che avevano perso la vita nell’adempimento del proprio dovere, vennero insigniti della Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Oggi, 11 novembre 2023, presso il cimitero di Potenza, si è celebrata una messa a suffragio per Nicola Stigliani, uno dei tredici aviatori trucidati a Kindu. Alla cerimonia erano presenti il vice sindaco di Potenza, il Generale Giancarlo Scafuri, il Magg.Libonati a rappresentanza del CME Basilicata e l’ Aereonautica Militare con un rappresentante del Comandante del 46° Stormo, l’ex parlamentare on. Molinari, la famiglia Stigliani, le associazioni combattentistiche d’arma e di categoria compresa l’associazione aeronautica militare sezione di Melfi.

S.E. il Prefetto che ha fatto giungere i suoi saluti.

La celebrazione è stata affidata al cappellano militare Don Giovanni CAGGIANESE il quale nella bella omelia ci ha ricordato quanto il valore del ricordo ci possa aiutare nella costruzione della PACE.

Ad esso si sono uniti con parole profonde di riflessione, appunto sulla pace e del ricordo, da parte del Vicesindaco di Potenza Assessore Michele NAPOLI, e del ex Parlamentare On. Giuseppe MOLINARI il quale ha fatto un puntuale ricordo dei fatti.

Toccante la testimonianza dei nipoti del Sergente MAggiore M.O.V.M. Nicola STIGLIANI a cui è seguito un ricordo da parte del presidente della sezione melfitana dell’associazione Aerenautica Militare, 1° Aviere Luigi LORUSSO.

L’eccidio di Kindu è una tragedia che non deve essere dimenticata. È un monito a tutti coloro che si impegnano per la pace e la giustizia, e un ricordo delle vittime che hanno sacrificato la propria vita per questi nobili ideali.